LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE

La pratica della mediazione culturale rappresenta un approccio di lavoro e intervento di tipo interculturale che si svolge in Europa fin dai primi flussi considerati importanti negli anni ’90. La mediazione interculturale è rimasta una pratica aperta nell’arco degli anni che è cambiata per quanto riguarda la collocazione del suo svolgimento ed è evoluta nell’applicazione nei vari ambiti di lavoro da semplice accompagnamento linguistico-sociale ad attività formativa sui codici culturali degli stranieri rivolta agli operatori del settore.

 

 

Chi è il mediatore interculturale?

Il mediatore interculturale è solitamente un immigrato o comunque una persona che, per esperienze di migrazione o di prolungata residenza all’estero conosce i codici linguistici e culturali della popolazione migrante di riferimento e ospitante.

Con chi collabora?

Il Mediatore interculturale collabora con organismi ed istituzioni, pubblici e privati, nel processo di adeguamento delle prestazioni offerte all’utenza immigrata ed opera in tutte le situazioni di difficoltà comunicative e/o di comprensione tra persone di culture diverse, al fine di dissipare i malintesi o i potenziali conflitti dovuti ad un diverso sistema di codici e valori culturali.
Lavora in diversi settori della società, dalle strutture sanitarie alle carceri.

Qual è l’obbiettivo del suo lavoro?

L’obiettivo principale del mediatore è quello di rimuovere gli ostacoli culturali e favorire lo scambio e la comunicazione tra culture diverse.

Importante e fondamentale

La neutralità di questo profilo, non rappresentando in particolare nessuna delle parti interlocutrici, garantisce l’instaurarsi di un dialogo su base paritaria, nel rispetto delle differenze reciproche.

In particolare:

– affianca l’équipe sociosanitaria nella presentazione degli indirizzi, terapie e procedure sociali e sanitarie compatibili con la cultura di provenienza dell’utente;
– supporta l’attività di assistenza ad avvocati, difensori d’ufficio, magistrati;
– valorizza nelle scuole le culture differenti, di cui i bambini di minoranze etniche sono portatori;
– svolge funzioni di interpretariato nel caso di citazioni in giudizio per accusa di reati civili e penali, di supporto informativo e linguistico con la scuola, la famiglia e con la comunità di provenienza.

Piani di intervento e attori in rapporto

Opera su due piani di intervento: quello della mediazione linguistica (come interprete e traduttore) e quello della mediazione culturale (come esperto della cultura degli immigrati e di quella del paese ospitante).
Il mediatore culturale offre consulenza al singolo utente, alle famiglie ed alle associazioni di immigrati per aiutarli a muoversi autonomamente nella nuova realtà di vita e di lavoro.